MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA

Art. 1 – Finalità

 

Il presente documento regolamenta e disciplina gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale ovvero per le ragioni di cui al D.lgs. n. 198/2006 attuati in danno dei Tesserati, specie se minori d’età, nell’ambito dell’Associazione Sportiva Dilettantistica  “ POLISPORTIVA BU DO KAN – CENTRO ARTI MARZIALI E GINNICHE ” (di seguito per brevità anche solo “Associazione”).

Le norme e le previsioni contenute nel presente regolamento richiamano e sono conformi alle Linee Guida adottate dalla FIJLKAM attualmente in vigore e costituiscono l’insieme delle regole di condotta a cui tutti gli appartenenti dell’Associazione  sono tenuti ad uniformarsi al fine di:

- promuovere il diritto di tutti i tesserati ad essere tutelati da ogni forma di abuso, violenza o discriminazione;

 

- promuovere una cultura e un ambiente inclusivi che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i Tesserati, specie se minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché ne valorizzino le diversità;

 

-   rendere consapevoli i Tesserati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e

       responsabilità;

 

- individuare e attuare adeguate misure, procedure e politiche di Safeguarding, anche in conformità alle raccomandazioni del Safeguarding Officer istituito dalla FIJLKAM volte a ridurre i rischi di condotte lesive dei diritti, specie nei confronti di Tesserati minori;

 

- provvedere alla gestione tempestiva, efficace e riservata delle segnalazioni di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e tutela dei segnalanti;

 

- informare i Tesserati, anche minori, sulle misure e procedure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e, in particolar modo, sulle procedure per la segnalazione degli stessi;

- incentivare la partecipazione dei componenti del sodalizio alle iniziative organizzate dalla FIJLKAM, dagli Enti di Promozione Sportiva, dalle strutture territoriali del CONI,  nell’ambito delle politiche di Safeguarding;

- garantire il coinvolgimento di tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di Safeguarding dell’Associazione;

- provvedere alla gestione tempestiva, efficace e riservata delle segnalazioni di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e tutela dei segnalanti.

 

 

Art. 2 – Ambito di applicazione

 

I soggetti tenuti al rispetto del presente documento sono:

 

- tutti i tesserati della Associazione Sportiva Dilettantistica  POLISPORTIVA BU DO KAN – CENTRO ARTI MARZIALI E GINNICHE (di seguito per brevità anche solo “Associazione”);

- tutti coloro che intrattengono rapporti di lavoro o volontariato con l’Associazione;

 

- tutti coloro che, a qualsiasi titolo, intrattengono rapporti con l’Associazione.

 

Art. 3 – Norme di condotta

 

È onere della società strutturarsi in modo tale da dare attuazione alle finalità indicate 

all’art. 1, uniformando i propri comportamenti alle norme di condotta di seguito indicate:

 

- assicurare un ambiente ispirato a principi di uguaglianza e di tutela della libertà, della dignità e dell’inviolabilità della persona:

- in particolare, predisporre turni di allenamento e la partecipazione alle gare evitando

discriminazioni tra gli atleti in base sesso, all’etnia, appartenenza culturale; prevedere, in presenza di minori appartenenti a categorie svantaggiate la loro equa suddivisione in squadre o gruppi di allenamento in modo da facilitare l’integrazione;

 

- riservare ad ogni Tesserato attenzione, impegno e rispetto, senza distinzioni di età, etnia, condizione sociale, opinione politica, convinzione religiosa, genere,

           orientamento sessuale, disabilità;

 

 

- tecnici, allenatori e insegnanti saranno tenuti ad assicurare a ciascun atleta di essere   adeguatamente seguito nello svolgimento dell’attività sportiva;

 

- L’Associazione  Sportiva dovrà prevedere la presenza di un numero adeguato di tecnici in relazione alla composizione di ciascun gruppo di atleti;

 

- L’Associazione Sportiva, con gli strumenti di controllo di cui dovrà dotarsi, vigilerà sulla condotta di insegnanti, allenatori e tecnici, nonché di atleti e dirigenti, sull’utilizzo di un linguaggio corretto e rispettoso della dignità personale di ciascuno e non discriminatorio;

 

- L’Associazione Sportiva farà svolgere l’attività sportiva nel rispetto dello sviluppo fisico, sportivo ed emotivo dell’allievo, tenendo in considerazione anche interessi e

           bisogni dello stesso, programmando l’attività sportiva e agonistica in modo da tenere     

           conto delle capacità individuali e delle aspirazioni di ciascuno;

 

- L’Associazione Sportiva presterà la dovuta attenzione ad eventuali situazioni di disagio anche derivante da disturbi dell’alimentazione, percepiti o conosciute anche indirettamente, con particolare attenzione a circostanze che riguardino i minori.

A tal fine la Associazione Sportiva provvederà ad organizzare percorsi volti a favorire l’educazione alimentare coinvolgendo i genitori degli atleti e gli atleti stessi, con la collaborazione di esperti del settore che possano dialogare con loro al fine di individuare particolari segni di malessere che richiedono interventi mirati;

- L’Associazione Sportiva segnalerà, senza indugio, agli esercenti la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero ai soggetti preposti alla vigilanza, ogni circostanza di natura sportiva o extra-sportiva relativa al comportamento dell’atleta nell’ambito del gruppo di riferimento, quali assenze ingiustificate ad allenamenti e/o a gare, ritardi eccessivi agli allenamenti, rifiuto del dialogo o di spiegazioni circa anomalìe registrate nell’ambito della pratica sportiva ordinaria, e ogni altra circostanza considerata problematica dai tecnici responsabili del gruppo di riferimento;

 

- L’Associazione Sportiva si confronterà con il Responsabile delle Politiche di Safeguarding nominato dalla società stessa ove si abbia il sospetto circa il compimento di condotte rilevanti ai sensi del presente documento;

 

- L’Associazione Sportiva metterà in atto idonee iniziative volte al contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione adottando i seguenti comportamenti:

a. sollecitare atleti, tecnici e dirigenti all’uso di un linguaggio appropriato e comunque evitare l’uso di espressioni discriminatorie,  sessiste o di matrice razzista;

 

b. richiedere a tecnici e dirigenti di instaurare tra loro rapporti professionali, evitando situazioni di imbarazzo;

 

c. nell’ambito dell’attività ordinaria di allenamento, vigilare sul comportamento degli atleti imponendo le regole di condotta da adottare negli spogliatoi volte a contrastare fenomeni di bullismo o cyberbullismo;

 

d. vigilare sulla tenuta dell’ordine dei propri effetti personali da parte degli  atleti negli spogliatoi, nel rispetto dell’ambiente ove si opera, dei propri compagni; agli atleti deve essere richiesto ed imposto un comportamento educato, rispettoso degli effetti personali di tutti gli atleti e gli operatori sportivi;

 

e. durante le trasferte sportive, i tecnici accompagnatori, in assenza di genitori responsabili degli atleti, dovranno organizzare il soggiorno individuando

soluzioni logistiche idonee ad evitare promiscuità tra atleti e tra allenatori ed atleti, assicurandosi che nella comitiva in trasferta vengano tenuti

comportamenti rispettosi della dignità personale di ogni atleta.

 

- L’Associazione Sportiva dovrà prevenire, durante gli allenamenti e in gara, tutti i

comportamenti e le condotte sopra descritti con azioni di sensibilizzazione e controllo quali l’organizzazione di riunioni periodiche che coinvolgano genitori, tecnici e dirigenti nel cui ambito illustrare le politiche di salvaguardia dei minori e  le azioni che si intendono intraprendere e in cui discutere delle criticità emerse nel corso della stagione sportiva;

 

- L’Associazione  Sportiva spiegherà in modo chiaro a coloro che assistono allo svolgimento di allenamenti, gare o manifestazioni sportive, di astenersi da apprezzamenti, commenti e valutazioni che non siano strettamente inerenti alla prestazione sportiva in quanto potrebbero essere lesivi della dignità, del decoro e della sensibilità della persona.

In particolare si provvederà ad irrogare provvedimenti sanzionatori a carico di coloro che durante le gare tengano comportamenti non adeguati e non rispettosi sia dell’etica sportiva sia delle buone regole di convivenza civile;

 

- L’Associazione Sportiva favorirà la rappresentanza paritaria di genere, nel rispetto della normativa applicabile;

 

- L’Associazione Sportiva provvederà a rendere consapevoli i tesserati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità adottando le seguenti misure:

 

a. Affissione presso la sede dell’Associazione del modello organizzativo e del Codice di condotta adottato e degli eventuali aggiornamenti, integrazioni o modifiche e/o pubblicazione dello stesso sulla homepage del sito dell’Associazione;

 

b. Affissione presso la sede dell’Associazione  e/o pubblicazione sulla homepage del suo sito  del nominativo del Safeguarding nominato dal sodalizio con indicazione del recapito telefonico e/o indirizzo e-mail per poterlo contattare;

 

c. Comunicazione, al momento del tesseramento, agli atleti o ai loro genitori, se minorenni, del modello organizzativo e codice di condotta adottato dall’Associazione, nonché comunicazione del nominativo del Safeguarding nominato dall’Associazione;

 

 

d. Comunicazione ai tesserati e ai loro genitori, se minorenni, circa le procedure da seguire per la segnalazione di comportamenti lesivi al Safeguarding office nominato dalla FIJLKAM;

 

e. Informazione ai tesserati e ai loro genitori, se minorenni, circa le misure adottate dall’Associazione per la prevenzione e il contrasto a comportamenti lesivi.

 

Art. 4 – Tutela dei minori - Obblighi

 

Tutti coloro che in ambito associativo – a prescindere dalla forma del rapporto instaurato – svolgano funzioni che comportano contatti diretti e regolari con minori devono fornire copia del certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente.

 

Art. 5 – Responsabile delle politiche di salvaguardia nominato dalla società

 

Allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui Tesserati nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, anche ai sensi dell’art. 33, comma 6, del D.lgs. n. 36/2021, l’Associazione Sportiva Dilettantistica  nominerà, entro la data del 31 dicembre 2024, un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e lo comunica alla FIJLKAM all’atto di affiliazione.

 

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni dovrà essere prescelto tra i   tesserati di comprovata moralità e competenza in possesso dei seguenti requisiti:

 

- essere regolarmente tesserato alla FIJLKAM;

 

- non aver riportato condanne penali anche non passate in giudicato per i seguenti  

           reati: art 600-bis (prostituzione minorile); 600-ter (pornografia minorile), 600-   

quater (detenzione o accesso a materiale pornografico), 600- quater.1 

(Pornografia virtuale), 600-quinquies (iniziative turistiche volte allo sfruttamento 

della prostituzione minorile), 604-bis (propaganda e istigazione a delinquere per 

motivi discriminazione etnica e religiosa),  604-ter,  (circostanze  aggravanti)  

609-bis  (violenza  sessuale) , 609-ter  circostanze aggravanti), 609-quater (atti 

sessuali con minorenne), 609-quinquies (corruzione di minorenne), 609-octies (violenza 

sessuale di gruppo), 609- undecies (adescamento di minorenni);

 

- non aver riportato nell’ultimo decennio, salva riabilitazione, squalifiche o inibizioni sportive definitive complessivamente superiori ad un anno, da parte delle FSN, delle DSA, degli EPS e del CONI o di organismi sportivi internazionali riconosciuti;

 

- garantirà di aver seguito i corsi di aggiornamento previsti dalla FIJLKAM e/o 

essere in possesso dei titoli abilitativi eventualmente previsti dai regolamenti   

federali.

 

 

La nomina del Responsabile è adeguatamente resa pubblica mediante immediata affissione presso la sede e pubblicazione sulla rispettiva homepage del sito internet dell’Associazione  e inserita nel sistema gestionale federale, secondo le procedure previste dalla regolamentazione federale.

Il Responsabile dura in carica un anno e può essere riconfermato.

 

In caso di cessazione del ruolo di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, per dimissioni o per altro motivo, il sodalizio provvede entro 30 giorni alla nomina di un nuovo Responsabile inserendola nel sistema gestionale federale, secondo le procedure previste dalla regolamentazione federale.

 

La nomina di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni può essere revocata ancora prima della scadenza del termine per gravi irregolarità di gestione o di funzionamento, ovvero per il venir meno dei requisiti necessari alla sua nomina, con provvedimento motivato dell’organo preposto dell’Associazione. Della revoca e delle motivazioni è data tempestiva notizia al Safeguarding Officer della FIJLKAM.

L’Associazione provvede alla sostituzione con le modalità di cui al precedente comma.

 

Il Responsabile è tenuto a:

 

- promuovere la corretta applicazione del Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati della FIJLKAM nell’ambito dell’Associazione, nonché l’osservanza e l’aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta adottati dagli stessi;

- adottare le opportune iniziative, anche con carattere d’urgenza, per prevenire e contrastare nell’ambito del proprio sodalizio ogni forma di abuso, violenza e discriminazione nonché ogni iniziativa di sensibilizzazione che ritiene utile e opportuna;

- segnalare al Safeguarding Officer della FIJLKAM eventuali condotte rilevanti e fornire allo stesso ogni informazione o documentazione richiesta;

 

- rispettare gli obblighi di riservatezza imposti dai Regolamenti FIJLKAM;

 

- formulare all’organo preposto le proposte di aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta, tenendo conto delle caratteristiche dell’Associazione;

- valutare annualmente l’adeguatezza dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta nell’ambito dell’Associazione, eventualmente sviluppando e attuando sulla base di tale valutazione un piano d’azione al fine risolvere le criticità riscontrate;

- partecipare all’attività obbligatoria formativa organizzata dalla FIJLKAM.

 

 

 

Art. 6 – Dovere di segnalazione

 

Chiunque venga a conoscenza di comportamenti rilevanti come individuati dal Regolamento e dalle linee guida predisposte dalla FIJLKAM e nel presente documento integralmente richiamate, è tenuto a darne immediata comunicazione al Safeguarding Officer della FIJLKAM, anche per il tramite del Safeguarding Officer nominato dall’Associazione .

 

Chiunque sospetta comportamenti rilevanti ai sensi del presente Regolamento può

confrontarsi con il Responsabile delle politiche di salvaguardia nominato dall’Associazione  o direttamente con il Safeguarding Office della FIJLKAM.

 

Art. 7 – Diffusione ed attuazione

 

Il presente documento è pubblicato sul sito internet dell’Associazione, se nella sua disponibilità, e/o affisso presso la sede della stessa ed è portato a conoscenza di tutti i collaboratori, qualunque sia il motivo della collaborazione, al momento in cui si instaura il rapporto con l’Associazione.

 

 

Art. 8 – Sanzioni

 

Pur restando impregiudicata l’applicazione delle sanzioni previste dai Regolamenti FIJLKAM, a carico di tutti coloro che sono assoggettati, ai sensi delle previsioni di cui all’art. 2, tra le categorie tenute all’osservanza delle disposizioni contenute nel presente documento e che pongano in essere comportamenti contrari a quanto ivi indicato, saranno irrogate sanzioni da modulare in base alla gravità del comportamento tenuto, quali richiamo, multa, squalifica dallo svolgimento dell’attività sportiva per un determinato periodo, allontanamento temporaneo o definitivo dall’attività sportiva dell’Associazione, sospensione dall’insegnamento che potrà essere temporanea o definitiva.

 

 


©Bu Do Kan

Tutti i diritti riservati.

 

POLISPORTIVA BU DO KAN ASD
 VIA Dante 5
21052 - Busto Arsizio (VA)

Tel: 0331 632301

orari segreteria: 17:00-21:00
PEC: segreteria.budokan@pec.it
P.IVA 01661870129 | Note Legali
Webmaster: MAT77

SEGUICI SUI SOCIAL