Al termine di uno Stage di karate tradizionale organizzato dall’Istituto Shotokan Italia, la F.I.K.T.A. ha tenuto una sessione d’esami per i passaggi di Dan.
I quattro candidati del Bu Do Kan al grado di cintura nera 1° Danhanno superato brillantemente l’esame.
Maino Marco, classe 1954, ha dimostrato che davvero l’età non conta: ciò che conta è la volontà di superare i propri limiti in ogni momento. Ha dato un’ottima prova di sé nella sessione degli “over 50”, ottenendo un ottimo punteggio.
Paolo Landoni, classe 1985, ha affrontato l’esame con grinta e determinazione superando brillantemente la prova.
Bravissimi anche i due giovanissimi quindicenni Kevin Lani e Luca Gallazzi: giunti alla prova con grande entusiasmo, felicissimi del fatto che il loro Maestro, Giorgio Gazich li avesse ritenuti idonei all’esame di cintura nera, hanno dato il meglio e hanno davvero ben figurato dimostrando di essere tra i migliori.
Con i quattro neo promossi cinture nere, sale a 184 il numero complessivo di atleti del BU DO KAN che, in questi 36 anni di attività della Polisportiva , hanno raggiunto l’ambito grado di cintura nera.
Molti di loro hanno successivamente approfondito lo studio e la pratica del KARATE-DO raggiungendo, tappa dopo tappa, i gradi successivi fino al livello di 5° Dan; 19 di loro hanno acquisito la qualifica di Istruttore e 6 quella di Maestro.
Tutto questo grazie al lavoro enorme realizzato dal Direttore Tecnico del BU DO KAN, M° Giorgio Gazich, al quale la F.I.K.T.A. , diretta dal M° Hirosho Shirai, 10° dan, ha conferito nel marzo 2014 la qualifica di 7° Dan “per le elevate capacità tecniche e di studio del karate-do che gli permettono di apportarvi idee personali”.
Una scuola di karate tradizionale, quella del BU DO KAN, dove si insegnano e si praticano ancora i valori autentici delle arti marziali, valori universali e intramontabili: la sincerità, la lealtà, la costanza, il rispetto universale, il miglioramento se stessi e il rafforzamento del carattere.
Ai nuovi allievi, dai più piccoli ai più grandi, si insegna soprattutto la disciplina, l’educazione, il corretto comportamento non solo in palestra ma anche nella vita: questa è la premessa fondamentale per potere affrontare con il giusto spirito l’arte marziale.
La crescita tecnica è importantissima e va curata con grande professionalità ma Mente, Cuore, Corpo costituiscono un’unità inscindibile e solo con l’attenzione a tutti gli aspetti della persona si può costruire un percorso di crescita completa dell’individuo.